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Giovedì, 18 Aprile 2024
Monteverde Monteverde / Largo Victor Hugo Girolami

Monteverde, la scuola Girolami non riapre a settembre: "Inagibile per l'80%. Lavori in 15 mesi"

Pessimo il responso dei tecnici. Servono interventi di manutenzione straordinaria ad ampio impatto. Il plesso resterà chiuso. Genitori su tutte le furie

La relazione tecnica di architetti e ingegneri è un disastro. Ottanta pagine che certificano con mappe, numeri e misurazioni quello che nessun genitore si aspettava: la scuola elementare e materna Girolami di Monteverde Nuovo, chiusa ad aprile dopo il crollo di un soffitto, non riaprirà a settembre. E' una certezza. Troppo importanti i lavori di manutenzione straordinaria da effettuare per mettere in sicurezza il plesso. 

"Ci vorranno 15 mesi" ha spiegato ai genitori appositamente convocati per tutte le comunicazioni sul caso, l'assessore ai Lavori pubblici del parlamentino, a trazione grillina, Valerio Vacchini. Quindici mesi, stimati, di cantiere per intervenire sui solai del primo e del secondo piano, in parte da demolire e ricostruire, ma principalmente sulla pavimentazione. Perché il quadro emerso dal documento tecnico - che RomaToday ha potuto visionare - è decisamente peggiore del previsto: proprio in corrispondenza delle vie di fuga della scuola, gli "orizzontamenti" risultano ammalorati, non in grado di sostenere stress di alcun tipo. A rischio cedimento, per dirla fuori dai tecnicismi.

"Ci aspettavamo che l'80% della scuola fosse in buone condizioni e solo il 20% oggetto di interventi, e invece le proporzioni sono esattamente al contrario". L'assessore rassicura sui fondi, in parte stanziati, in parte da chiedere al ministero dell'Istruzione, con il quale sarebbe già stata avviata un'interlocuzione per reperire le risorse mancanti. Che fine faranno i 700 bambini iscritti alla Girolami per il prossimo anno scolastico? Due le opzioni possibili, prospettate alle famiglie durante la riunione: mantenere aperta la porzione di edificio che risulta in sicurezza e spostare lì le classi, con tutti i disagi del caso per i piccoli alunni, che si troverebbero per un anno intero, in spazi ristretti, a fianco di un cantiere. Oppure, ed è la strada più probabile, chiudere l'intera struttura e trasferire le aule altrove. 

"Stiamo cercando strutture sul territorio del municipio che siano idonee" ha garantito Vacchini. Per il momento l'unica opzione sul piatto è la scuola Gramsci di via Affogalasino, al Trullo, che ha già ospitato in questi due mesi dal crollo 15 classi delle elementari. Ma è distante quattro chilometri dal quartiere, e non è stato garantito il servizio mensa. "Stiamo lavorando per cercare ulteriori soluzioni alternative" continua l'assessore cercando di calmare le famiglie, su tutte le furie per la pessima notizia. 

Sul tema intervengono i rappresentanti della Lega del municipio. "Coloro che in questi anni si sono susseguiti al governo dell'amministrazione sono responsabili per non aver garantito un seppur minimo controllo del plesso scolastico della Hack" commentano il capogruppo Giovanni Picone e il vicepresidente dell'Aula Marco Giudici. "Ora municipio e Campidoglio devono garantire la partecipazione dei genitori alle scelte dell'amministrazione, la permanenza delle classi nelle circostanze del plesso scolastico, ma sopratutto devono vigilare sui lavori affinché i bambini di oggi non raggiungano la maggiore età prima della chiusura del cantiere, perchè conosciamo bene questa giunta grillina e abbiamo ragione di temere il peggio. Non a caso ci sono voluti tre mesi per avere riscontri dopo i primi danni". 

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