Massimina, il no del municipio all'hub per migranti: "Inammissibile"
La presidente Crescimanno contro Ministero e Prefettura. Poi fa sapere: "La procedura non è definita ed ancora non risulta pervenuto il parere del Demanio dello Stato". Ma in caso di apertura "lo bloccheremo"
"Non è in potere del municipio poter impedire formalmente l'apertura del centro, ma si metterà in atto ogni pressione per scongiurarla". Sul tema non transige. La minisindaca Silvia Crescimanno alla notizia della futura apertura di un hub per migranti a Massimina, (a decidere Ministero e Prefettura) non resta in silenzio. Del 14 marzo la pubblicazione on line dell'esito dell'indagine di mercato avviata dal Viminale a novembre 2016.
Cercasi edificio a uso residenziale per accogliere 1000 migranti. La scelta ricade su due immobili, uno in vicolo di Casal Lumbroso 77, nel XII municipio. Verrà acquisito dal Demanio e poi, almeno sulla carta, dato in gestione con un bando per l'accoglienza dei richiedenti asilo. Ma dall'amministrazione municipale il "no" è netto.
"La Presidente e la Giunta hanno manifestato palesemente e in più occasioni l'assoluto diniego all'apertura di nuovi centri di accoglienza nel Municipio Roma XII, che da solo accoglie oltre 500 persone tra l'HUB di Via Ramazzini e il Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Largo Perassi. Qualora il centro a Massimina venisse aperto, questo ulteriore carico non sarebbe ammissibile e, nel caso, questa Amministrazione si batterà in tutte le sedi, istituzionali e non, affinché questo non avvenga".
La presidente fa poi sapere di aver contattato la Prefettura inoltrando apposita richiesta di chiarimenti. "In attesa di risposta formale, per le vie brevi è stato risposto che la procedura non è definita ed ancora non risulta pervenuto il parere del Demanio dello Stato, per quanto di sua competenza che, qualora fosse negativo, bloccherebbe l'apertura del centro".
