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Venerdì, 19 Aprile 2024
La Pisana La Pisana / Via del Pescaccio

Via del Pescaccio, 76 famiglie senz'acqua per un giorno

Un intero condominio senz'acqua fino alla sera. Acea aveva comunicato all'amministrazione il provvedimento, ma quella bolletta da settemila euro non era ancora stata pagata

Non un goccio d'acqua dai rubinetti di via del Pescaccio 89. Condòmini morosi, amministratore poco scrupoloso e un'Acea particolarmente diligente sono le ragioni della sospensione dell'acqua per mezza giornata all'intero condominio. Quei settemila euro di arretrati avrebbero infatti spinto l'azienda a punire con la siccità i clienti ritardatari: e, con loro, anche quelli puntuali e regolari. E' uno dei tanti guazzabugli in cui si può imbattere un onesto cittadino e una delle tante possibili storie di condominio. A raccontarla è uno degli sventurati protagonisti.

UN 'TELEFONO SENZA FILI' - A quanto pare, Acea aveva più volte richiamato l'amministratore a saldare i conti con l'azienda, inviando lettere e solleciti in cui si avvisava che, in caso di mancato pagamento, la ditta avrebbe provveduto alla sospensione della fornitura all'intera palazzina. L'amministratore, a sua volta, aveva più volte invitato i condòmini ritardatari a saldare la cifra, in modo da poter archiviare la bolletta. Tra inquilini poco puntuali e amministratore poco rigido, questi soldi non sono mai entrati né nelle tasche dell'amministratore, né tanto meno nelle casse di Acea. Risultato: condominio a secco e settantasei famiglie senz'acqua.

LA COLLETTA DI 100 EURO A FAMIGLIA - Scala A, B e C hanno prontamente fronteggiato l'emergenza idrica, rivolgendosi al nuovo amministratore condominiale (quello vecchio non amministra più la palazzina da un paio di mesi). Una bella seccatura per l'ultimo arrivato, che nel giro di poche ore è dovuto andare di porta in porta a raccogliere una colletta di 100 euro a famiglia, in modo da raccattare almeno i 3.500 euro necessari a “calmare le acque” e a convincere Acea al ripristino del servizio.

NESSUN PREAVVISO AGLI UTENTI: 76 FAMIGLIE SENZA ACQUA - Tutto è bene quel che finisce bene: ieri sera tutti i residenti in via del Pescaccio 89 sono riusciti a fare una doccia prima di andare a letto. “Ma - si domanda Gaetano Bruni - può Acea sospendere l'acqua per un giorno intero ad un intero condominio? E, soprattutto, può farlo senza dare alcun preavviso agli utenti?”. Già. Perché la ditta per la fornitura idrica ha, sì, sollecitato il vecchio amministratore condominiale, ma non ha comunicato alcunché ai diretti interessati e “Il vecchio amministratore ha mandato comunicazioni informali in cui chiedeva di rispettare le scadenze nei pagamenti, senza dare però alcun preavviso del disagio minacciato da Acea”.

PAGA ANCHE CHI HA GIA' PAGATO - Evidentemente non tutti i condòmini erano stati morosi, come spiega il cittadino arrabbiato: “io avevo pagato”. Ma anche lui ha dovuto partecipare alla raccolta fondi in extremis per riavere l'acqua in casa: "E' un fatto increscioso".

IL CASO IN CONSIGLIO - Così il consigliere Marco Giudici (La Destra): "Annuncio la convocazione di una seduta della Commissione Trasparenza per lunedì prossimo nella sede del Municipio XII – prosegue Giudici - ed inviterò i responsabili di Acea Ato 2 a partecipare per trovare delle soluzioni alternative ai distacchi improvvisi dell'acqua. Una prassi non più tollerabile, specie se effettuata nelle stagioni calde e senza alcun preavviso. L'acqua è un bene di prima necessità che deve essere garantito anche in caso di morosità, magari in quantità razionate. Il distacco deve essere un'extrema ratio che segue un congruo preavviso nei confronti delle singole famiglie. Chi dispone questi distacchi si dovrebbe mettere nei panni di un anziano che, dopo aver pagato la rata dell'acqua, viene costretto a trasportare le bottiglie dal supermercato a casa, sotto il sole cocente".

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