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Monteverde Monteverde / Via Fabiola, 14

Sicurezza, abusivismo e stazioni terra di nessuno: Gabrielli promette anche a Monteverde

Sicurezza stradale, mercati senza regole, commercio abusivo per le aree più vicine al centro. Campi rom, roghi tossici, e quartieri al buio nei quadranti di periferia. Il Prefetto: "Fra due mesi mi direte se le strategie messe in campo hanno funzionato"

Ci mette la faccia, anche in XII municipio. Si espone, ascolta, dà la sua parola. Il prefetto Gabrielli ha ascoltato Monteverde nell'aula consiliare di via Fabiola 14. Anche qui, come nelle altre ex circoscrizioni della Capitale, il numero uno di palazzo Valentini istituirà un comitato per l'ordine pubblico territoriale, su modello del già esistente organismo provinciale, ma che proceda in simbiosi con l'ente di prossimità. L'obiettivo è coordinare l'azione delle forze dell'ordine, monitorare passo passo problemi, mettere in campo soluzioni e testarne l'efficacia con gli utenti.

Sicurezza stradale, mercati senza regole, commercio abusivo per le aree più vicine al centro. Campi rom, roghi tossici, e quartieri al buio nei quadranti considerati di periferia. I problemi, come dice il Prefetto, "sono sempre gli stessi", ma declinati sui singoli territori con peculiarità che richiedono azioni e interventi specifici.

Diverse le voci che hanno parlato in aula. C'è il comitato di Porta Portese che aspetta la riqualificazione del mercato e un'attenzione maggiore al decoro della stazione Trastevere. C'è la signora Tina, presidente del Cdq Monteverde Nuovo che fra le tante denunce sottolinea gli scippi continui agli anziani, e i senza tetto che bivaccano in via Isacco Newton. Il comitato Quattro Venti si batte da secoli per la riqualificazione dell'omonima area ferroviaria. Tre ettari al centro di Monteverde diventati terra di nessuno. E poi, spostandoci nel verde di Massimina, ci sono i rom e gli insediamenti avvolti dalle solite nubi tossiche, parchi dove i lampioni sono un'oasi nel deserto e strade che non vedono pattuglie da lustri. 

La lista è ricca e Gabrielli ascolta. Non tira fuori risposte dal cilindro, perchè il primo incontro è solo conoscitivo, ma assicura che le questioni elencate, compatibilmente con risorse, tempo e competenze, finiranno sul tavolo che, a cadenza regolare, si riunirà nella sede del municipio. E non come sfogatoio, ma come centro nevralgico di coordinamento interforze. 

"Ho capito che dovevamo cominciare a scendere in strada assumendo un impegno con i cittadini - ha dichiarato davanti a comitati e consiglieri del parlamentino - sono problemi che io conosco perché abito da tanto in questa città, e nonostante lo sforzo profuso ogni giorno, sono conscio che dobbiamo assolutamente fare di più". Il prossimo appuntamento con i cittadini è già fissato. "Tornerà qui fra due mesi, mi direte se le azioni messe in campo hanno funzionato". 

FRANCO GABRIELLI---->PREFETTO AI TEMPI DELL'ISIS

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