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Monteverde, piazza Scotti si rifà il look ma il territorio si solleva: tutti contro la viabilità "da incubo"

La battaglia di cittadini e forze politiche contro il nuovo assetto viario inserito nel progetto del M5s. 400 le firme raccolte in due giorni dal centrodestra. Contrario anche il Pd

I cantieri per il restyling sono in partenza questa settimana. Una serie di importanti interventi per la riqualificazione dell'area, fortemente voluta dal M5s municipale. La viabilità però ne esce stravolta. E la prima settimana di test sui flussi di traffico è bastata a mandare su tutte le furie commercianti e residenti. Siamo a piazza Scotti, nevralgico crocevia dei quartieri Monteverde e Colli Portuensi alle prese con nuovi sensi unici e svolte che ne complicano non poco l'accesso ai mezzi privati. 

Cosa prevede il progetto 

Il progetto grillino, da circa 900mila euro, si inserisce nel più ampio quadro del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) di Roma Capitale, che prevede la promozione di pedonalità, isole ambientali, riqualificazione degli spazi urbani. A piazza Scotti non si tratterà di una vera e propria pedonalizzazione (come prevedeva un piano iniziale dell'assessore Chiara Ortolani, bocciato dalle opposizioni in commissione e fatto ritirare). Verrà allargata l'aiuola centrale che avrà la forma di una sorta di ellisse, con restrizione delle carreggiate di marcia e innalzamento delle quote della piazza tramite scivoli presso tutti gli accessi. Poi ancora l'edicola dei giornali verrà collocata all’interno dell’ovale. Lungo il marciapiede a ridosso del fornaio verrà realizzata una griglia per lo scolo delle acque per evitare gli accumuli di acqua piovana. Nel tratto via De Calvi-via Valtellina si allargherà il marciapiede e si istituiranno parcheggi a spina. 

Una viabilità da incubo

Per fare il tutto però, tocca sacrificare la viabilità attuale. E quella nuova fatta partire il 14 luglio scorso in via sperimentale sta scontentando un po' tutti, negozianti e residenti. Arrivando dal lato di viale dei Colli Portuensi, non è più possibile percorrere via di Monteverde e arrivare diretti sulla piazza, è obbligata la svolta su via di Carmignano, poi ancora su via Madonna di Canossa e ancora a destra su largo Pelletier e a sinistra su via Giovanni De Calvi. 

Idem per quanto riguarda l'arrivo dal lato della circonvallazione Gianicolense. Qui sempre su via di Monteverde non si può andare dritti fino alla piazza. tocca svoltare a destra non più su via Verospi, dove cambia il senso di marcia, ma su via Palasciano, e poi ancora a sinistra su via della Trasfigurazione e ancora a sinistra su via Jenner. Un mini labirinto di strade strette e trafficate definito "assurdo" da chi era abituato a raggiungere piazza Scotti semplicemente andando dritto lungo il medesimo asse viario. Il timore maggiore riguarda poi la riapertura delle scuole a settembre. Qualunque flusso monitorato in piena estate non può essere esemplificativo dell'impatto sul regime di traffico ordinario.

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La battaglia contro il progetto

Un progetto contestato dai cittadini ma anche dalle opposizioni che lamentano di non essere stato coinvolte nell'ultima versione passata in Conferenza dei Servizi, uscita stravolta rispetto a quella concordata in sede di commissione Urbanistica. "Abbiamo lanciato una petizione popolare per chiedere il ripristino dei flussi circolatori che ha già raggiunto 400 firme in soli due giorni, cartina di tornasole di come residenti e commercianti si stanno schierando contro la folle scelta grillina" commentano in una nota congiunta Giovanni Picone e Marco Giudici, consiglieri della Lega in municipio XII e Gianni De Lucia, capogruppo di Forza Italia. "Il forte sostegno alla nostra iniziativa è sintomatico di come nessuno vuole questa viabilità. Mercoledì in Consiglio Municipale porteremo le centinaia di firme direttamente in aula". 

Sulla stessa linea anche il Partito democratico. "È partito a cavallo tra luglio e agosto il nuovo piano di viabilità per piazza Scotti, con le scuole chiuse, i lavoratori in smartworking e tanti cittadini già in ferie" dichiara il consigliere dem Lorenzo Marinone. "Una follia che produrrà solamente dati falsati, senza avere un reale riscontro dei flussi di traffico. Far partire una sperimentazione a fin luglio è una presa in giro, è un progetto non condiviso con nessuno che creerà solamente disagi ai residenti e ai commercianti"

Rispetto invece alla richiesta avanzata in parallelo, e contenuta anche nella petizione lanciata dal centrodestra, di prolungare la sperimentazione dei flussi almeno fino a ottobre, il presidente M5s della commissione Urbanistica Claudio Cardillo, replica: "Non capisco l'utilità della raccolta firma. La sperimentazione dei flussi di traffico andrà avanti fino ad ottobre inoltrato per verificarne l'efficacia ed apportare, successivamente, eventuali modifiche migliorative. Ringrazio i Consiglieri che la stanno proponendo a conferma della bontà di quanto questa Amministrazione sta realizzando. Passerò anche io a firmarla".

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