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Municipio XVI; Santori-Giudici: "Le Terrazze dei Colli restano cattedrale nel deserto"

Fabrizio Santori, consigliere di Roma Capitale, e Marco Giudici, consigliere del Municipio XVI del Pdl, esprimono il loro parere sul plesso residenziale tra via Newton e via dei Colli Portuensi, in costruzione ma dopo due anni ancora sotto sequestro parziale per abusivismo edilizio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

palazzi distaccati“Le Terrazze dei Colli restano una cattedrale nel deserto grazie alla nostra tenace opposizione nei confronti di chi vorrebbe che gli abusi edilizi siano sanati con una semplice multa, per quanto salata. Non lasceremo passare questa linea, perché le istituzioni hanno il dovere di far rispettare le regole a tutti e senza sconti, smentendo l’incivile convinzione che si possa fare quello che si vuole”. Lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Santori, consigliere di Roma Capitale, e Marco Giudici, consigliere del Municipio XVI del Popolo della Libertà, in riferimento alle Terrazze dei Colli, il plesso residenziale tra via Newton e via dei Colli Portuensi, in costruzione ma dopo due anni ancora sotto sequestro parziale per abusivismo edilizio, a causa della sua altezza eccessiva.

“Non fermeremo la nostra battaglia, al fianco delle migliaia di cittadini che ci seguono da anni, per dare al nostro quartiere un giusto risarcimento e per continuare a chiedere l'abbattimento dei piani in eccesso dell’ecomostro voluto dalle giunte di centrosinistra. E’ incredibile che ora anche una sanzione amministrativa per abuso edilizio da 5 milioni e 700 mila euro, da destinare alle esigenze del territorio, il massimo applicabile secondo la normativa vigente, che dovrebbe sanare il maxiabuso di ben tre piani, sia stata impugnata al Tar dal costruttore. Questo imprenditore pretende forse la botte piena e la moglie ubriaca con il ‘vino’ pagato da un quartiere deturpato da un mostro che lascia sgomenti, ma la vendita delle cui abitazioni frutterebbe milioni di euro, molti di più del massimo della multa prevista? L’avvocatura di Roma Capitale deve opporsi fermamente a questo scempio che lede i diritti e la dignità di tutti i cittadini romani. Basta con i furbi, non è accettabile che in questo Paese chi commette dei reati possa continuare a sperare di farla franca”, concludono Santori e Giudici.

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