Massimina, la raccolta dei rifiuti è allo sbando: indice puntato contro Ama
I ritardi dei mezzi Ama vanificano sforzi del porta a port
Con Decima e Torrino, Massimina è stato tra i primi quartieri in cui, nel lontano 2006, è stata avviata la sperimentazione della raccolta porta a porta. A distanza di undici anni il servizio però, sembra aver subito una pesante involuzione. I rifiuti non vengono raccolti nei giorni stabiliti e spesso restano in strada per giorni.
Una situazione fuori controllo
Per affrontare una condizione divenuta insostenibile, il Comitato di Quartiere ha preso carta e penna ed ha scritto alle istituzioni capitoline,a quelle municipali e ad Ama."La raccolta dei sacchetti porta a porta è ormai allo sbando – avvertono i cittadini – i furgoncini spesso non passano o non completano la raccolta in tutte le strade per poi passare giorni dopo e raccogliere tutto senza differenziare, rendendo inutile il lavoro di differenziazione di ognuno".
Dopo Malagrotta
La cattiva gestione dei rifiuti che il Comitato di Quartiere segnala, ha ricadute anche sulla pulizia delle strade. E non solo. "Abbiamo anche visto i sacchi navigare nelle correnti d’acqua prodotte dagli acquazzoni, per poi depositarsi su caditoie e tombini otturandoli". La situazione descritta, non è frutto di un'involuzione recente. "Dalla chiusura della discarica di Malagrotta, la raccolta di Ama è andata via via peggiorando" osserva il Comitato che si dichiara stanco, "dopo 4 anni e due amministrazioni" di ascoltare solo delle scuse per coprire il "pessimo servizio della municipalizzata".
Cittadini di serie B
Del quadro descritto, le conseguenze vengono pagate dai cittadini in prima persona. Due volte. Con le tasse comunali e, poichè il contratto di servizio non viene rispettato, anche ricorrendo ad alcune ditte private. I consorzi, per affrontare il problema, hanno infatti organizzato pulizie alternative, addebitandone le spese ai consorziati. "Ci sentiamo cittadini di serie B" si lamenta il CdQ Massimina "paghiamo solo e non riceviamo nulla". A ben vedere un paradosso in un quartiere dove, dopo 11 anni di sperimentazione, il servizio di raccolta porta a porta dovrebbe funzionare a perfezione.
