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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Malagrotta, Cerroni: “Non inquina, terreno isolato con Polder”

Dopo l'allarme lanciato da Legambiente sull'inquinamento delle falde acquifere sotterranee a Malagrotta, Cerroni afferma che il terreno è isolato per 6 km da materiale impermeabile

malagrotta_1Manlio Cerroni, proprietario della discarica, e Francesco Rando, amministratore unico di E. Giovi srl, hanno comprato una pagina dell'edizione odierna de Il Messaggero per rispondere ai dati diffusi nei giorni scorsi da Legambiente Lazio, su alcuni studi effettuati dall'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa).  Il loro comunicato dichiara che non esiste alcuna prova che l'inquinamento delle acque circostanti Malagrotta siano imputabili alla discarica.

Nell'avviso a pagamento si spiega, inoltre, che i 160 ettari di estensione della discarica sono isolati perimetralmente per 6 km "rispetto al territorio circostante da un diaframma plastico, il 'polder', costituito da pannelli di materiale impermeabile che si innestano nel substrato di argille plioceniche". Cerroni e Rando citano uno studio condotto nel 2009 dall'Università La Sapienza secondo cui "non esistono elementi che facciano anche solo ipotizzare perdite dall'interno della discarica verso l'esterno". Per questo, "data la rilevanza che le notizie hanno assunto - scrivono - indebitamente arrecando danno alla nostra immagine nonché procurando ingiustificato allarme tra la popolazione", hanno dato incarico ai loro legali "di promuovere opportuna azione a propria tutela nei confronti di tutti i soggetti pubblici e privati che abbiano contribuito alla arbitraria diffusione delle notizie".

La nota di Legambiente parlava di "emergenza inquinamento" per i valori registrati nelle acque sotterranee di Malagrotta dove l'Arpa aveva riscontrato una presenza fuori legge dei livelli di ferro, nichel, manganese, arsenico e benzene.

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